venerdì 23 maggio 2008

Immigrati

Qualche giorno fa mi è tornato in mente un episodio che mi capitò qualche anno fa.
Ai tempi dell'università facevo dei lavoretti per raccimolare qualche euro; dalle mie parti non mancano le campagne e le vigne, e quindi ogni anno, verso Ottobre, partecipavo alla vendemmia di un produttore di vino delle mie parti. Ho vendemmiato con questa persona parecchie volte; dopo qualche anno avevo conquistato la sua fiducia e spesso mi lasciava in mano il controllo delle operazioni.
Chiaramente la vendemmia è un lavoro duro, scansato dai più, per questo è appetibile agli immigrati, soprattutto clandestini; dalle mie parti poi c'è una folta comunità di rumeni, quindi i lavori nelle campagne sono svolti, per lo più, da persone di questa etnia.

Capitò che un giorno dovevamo a tutti i costi terminare la vendemmia di un terreno e quindi necessitavamo di manovalanza in più; il capo mi disse di andare sotto Lanuvio; lì c'è un incrocio dove la mattina si radunano molti di questi immigrati che aspettano che qualcuno passi di li e offra loro un lavoro, di qualunque tipo.

Io arrivo li, erano più o meno le 6.30 del mattino, passo e vedo 'sto gruppo di persone, saranno state circa 40... accosto con la macchina qualche decina di metri più giù.
Già dal momento in cui avevo messo la freccia, qualcuno di loro aveva capito cosa stavo per fare e si era messo a camminare verso di me.
Scendo dalla macchina e vado verso di loro: mi si misero tutti davanti guardanodmi e aspettando quello che stavo per dire; gli dico che mi servono 3 persone, solo per un giorno. Detto questo parecchi di loro partono correndo verso la mia macchina; non ho fatto in tempo a dire niente... tre di loro, correndo più veloce degli altri e strattonando più degli altri erano già saliti in macchina.
Mi ricordo che feci in tempo soltanto a dire agli altri "scusate... grazie a tutti... non so che dire", ma tanto ci erano abituati e, senza ascoltarmi, già stavano tornando verso il loro luogo di attesa, quell'ufficio di collocamento clandestino che, forse, gli avrebbe dato una giornata di lavoro.

Io non mi sento razzista, nè sono felice di sentire al telegiornale di qualche ragazza stuprata da un immigrato ubriaco e pregiudicato... penso però che quella mattina negli anni 2000 ho vissuto un episodio che pensavo legato alla quotidianità di almeno 100 anni fa.

sabato 10 maggio 2008

Il mio amico basso

Già qualche tempo fa ho scritto un post sul basso elettrico che considero, a tutti gli effetti, uno dei miei migliori amici; ora ho trovato sul newsgroup it.arti.musica.strumenti.basso un post di tale PeterAngel che non posso fare a meno di riportare... è grandioso:

"...Ma il basso vero, per me, resta quello che fa "bum bum". Quello che quando sbaglia un "bum" il pubblico non se ne accorge, ma il resto dell'orchestra si gira e ti guarda. E allora capisci che il massimo dell'applauso, il massimo del riconoscimento, è quando nessuno dell'orchestra si gira a rimproverarti, e tutta la riconoscenza in cui puoi sperare è il sorriso d'approvazione del percussionista, a cui hai magari inconsapevolmente arricchito il discorso ritmico.
Strumento ingrato, si diceva, che oltre a tutto ciò soffriva dello scarso volume di suono. Strumento generoso, dico io, che dà a tutti e da nessuno prende. E grandi persone, come tutti i generosi, i bassisti. Gente schiva, come lo sono i bravi marinai: è con le loro attente manovre, non con le urla del capitano, che la nave va!"

Senza parole...

domenica 4 maggio 2008

Bufale digitali

Stamattina ho ricevuto, per l'ennesima volta, una mail con accorata richiesta di aiuto al fine di ritrovare una ragazza scomparsa, non si sa bene quando ("due settimane fa") e non si sa bene dove.
Sta mail puzza di falso a prima lettura, comunque sia, cercando sul blog di Paolo Attivissimo (clicca QUI per andarci direttamente) ne ho avuto la conferma.
Questo blog, oltre a contenere articoli a mio avviso molto interessanti offre, in modalità "pizzaware" (leggete sul suo blog cosa significa ;-) ), il servizio anti-bufala in cui si cerca di smascherare E FERMARE le catene che sono, ad un'analisi più attenta, inequivocabilmente false.
Consiglio a chiunque, prima di inoltrare questo tipo di mail a tutta la propria rubrica, di dare sempre un'occhiata al blog di Attivissimo ed evitare così il proliferare di queste catene che hanno il solo scopo di far perdere tempo (in internet già circolano una marea di mail pubblicitarie di cui faremmo a meno... cerchiamo di non contribuire anche noi !)

giovedì 1 maggio 2008

Afredo Serafini

E' un musicista delle mie parti.
L'ho conosciuto (musicalmente) quando ho iniziato a suonare, nei primi anni '90; allora era il cantante degli Aleph, gruppo rock che "ce la fece" riuscendo ad avere un contratto discografico e vedendo il proprio album ("Guerra") prodotto a livello nazionale (tra l'invida della miriade di gruppetti locali... tra cui il mio ;-)... mi ricordo ancora le loro apparizioni alla trasmissione "Segnali di Fumo" sull'allora Videomusic, intervistati da Paola Maugeri).
Era veramente una bella band, composta da musicisti in gambissima (in particolare il loro bassista, Maurizio Mariani, ormai entrato stabilmente nel circuito professionistico italiano).
Ora Alfredo continua la sua carriera da cantante solista e le sue bellissime canzoni possono essere ascoltate sul suo spazio myspace (cliccate QUI per andarci direttamente); vi consiglio di ascoltarlo perché merita: i suoi pezzi sono poetici, dolci... i testi ti fanno immergere totalmente nell'atmosfera dell'armonia; a mio parere riesce come pochi a mettere in musica i propri sentimenti.