martedì 29 gennaio 2008

Benvenuta Alice

Ieri mattina, dalle mie parti, è atterrata la cicogna: nel suo fagottello c'era una pupetta di nome Alice, secondogenita della mia sorellona.
Un secondo raggio di luce che entra in casa nostra.


Tirare dritti

Ci sono dei momenti nella vita in cui ci sentiamo di essere perfettamente a conoscenza di ciò che vada fatto e non c'è niente che riesca a distoglierci da quell'obbiettivo... vi è mai capitato ?
Anzi, a dirla tutta, degli eventi contingenti e inaspettati non fanno altro che rinforzare le proprie idee, le proprie mete e le proprie convinzioni... diciamo che aiutano a chiarire ciò che si ha in mente e a scoprirci veramente sicuri di ciò che vogliamo.
Tutto questo potrebbe essere ricondotto, per chi ha fede come me, al fatto che Dio voglia indicarci qualcosa, voglia ricordarci, di tanto in tanto, che ciò che stiamo vivendo è fantastico, che la propria vita è sui giusti binari e che non dobbiamo andare a cercare niente lontano da noi: a volte capita di perdere di vista i tesori che già possediamo, abbagliati da cose comunque preziose che ci circondano e che possono arricchire la nostra esperienza umana ma che a volte possono far vacillare le nostre certezze.

Questo post è dedicato a due miei cari amici: coraggio ragazzi vi sono vicino.

giovedì 17 gennaio 2008

Dimissionario

Il nuovo anno ha portato subito una novità e per me è scattata "l'ora delle decisioni irrevocabili": cambierò lavoro, quasi radicalmente. Sì, sempre nell'informatica resto (ormai ce l'ho incastonata nel midollo) però, senza entrare nei particolari, cambierò del tutto campo.
Il motivo, senza menare il can per l'aia, è il vil, ma indispensabile, denaro, presente e potenzialmente futuro, ovvero speranze di una carriera migliore.
Dare le dimissioni dalla mia attuale società è stata una delle cose più difficili che abbia fatto negli ultimi anni (capirai... io mi affeziono perfino alle penne Bic, figuriamoci alla prima azienda dove ormai mi sentivo "a casa"). Me ne vado da qui con un sacco di persone nel cuore e con la consapevolezza delle mie capacità: sarò sempre grato a questi ragazzi.

Da metà Febbraio inizierò questa nuova avventura: nuovi colleghi, nuove mansioni, nuove tecnologie da studiare, dovrò grosso modo ricominciare da capo, però sento che è stata la cosa giusta da fare... ho sentito salde nelle mani le redini della mia vita.

lunedì 7 gennaio 2008

Consulente informatico

Se qualcuno ha aperto il mio profilo avrà visto che, di mestiere, faccio il "consulente informatico".
Immagino che non tutti abbiano chiaro il significato di questo termine e io stesso, spesso, trovandomi a parlare con dei vecchi compagni di università mi trovo a pensare "si vabbè ma questo, quando la mattina arriva in ufficio, che cavolo fa in pratica ?".
Ora, posso rispondere per quanto mi riguarda...

Io faccio il "sistemista" e lavoro per un'azienda che tratta prodotti Microsoft (qui, qualche purista dell'informatica o studente, storcerà la bocca... ne riparleremo prima o poi dato che l'argomento è veramente interessante); cosa vuol dire questo ? Bhè, la mia azienda mi manda da clienti che hanno bisogno di installazione, configurazione, risoluzione problemi su prodotti della Microsoft.
Intendiamoci, lavoro relativamente da poco tempo e per il momento mi occupo di operazioni tutto sommato comuni nel mondo informatico Microsoft. Da qualche mese mi sto occupando di un bel progetto presso un grosso cliente: si tratta dell'installazione, soddisfacendo tutti i requisiti del prodotto, sia in termini di hardware (macchina fisicamente in grado di sopportare il lavoro che dovrà fare) sia di software (spesso dei prodotti si basano su altri prodotti per funzionare bene o per funzionare proprio) di un tool per la gestione del parco macchine aziendale: dal controllo remoto (un utente non sa come fare una cosa ? Bene gli si prende magicamente il controllo del mouse e della tastiera dal proprio ufficio e, con l'ausilio di una spiegazione telefonica, gli si fa vedere come si risolve la faccenda) all'installazione da remoto di tools (un utente accende il pc la mattina e, come per magia, si trova installato un software di cui aveva fatto richiesta) al controllo dei files contenuti sulle macchine (tipo mp3 o pornazzi... suvvia, un po' di austerità serve).
Se non ci avete capito niente vi comprendo appieno... fatemelo sapere che ci riprovo.

sabato 5 gennaio 2008

4 corde

Inizio il mio blog parlando di uno dei miei migliori amici, che conosco da quasi 17 anni.

Iniziò in un modo, tutto sommato, abbastanza comune nel mondo della musica: alcuni miei amici avevano un gruppo musicale (gli Abnihil... quanti ricordi), prima mi fecero entrare nella band come mixerista (in pratica, non suonando nessuno strumento e non sapendo cantare, stavo al mixer a regolare i volumi); non avevano il bassista, mi chiesero di provare... da li è partito tutto.

Da allora ci sono state fasi alterne nella nostra amicizia, periodi di intense frequentazioni e momenti (anche molto lunghi) di totale distacco.

Ho studiato musica per 3 anni, avuto più di dieci gruppi (per un periodo 4 contemporaneamente) e suonato una marea di concerti (molto piccoli certo, però pur sempre su un palco con delle persone sotto).
Preciso subito che, a differenza di quanto si possa pensare, la musica non mi ha aiutato affatto con l'altro sesso: l'unica conquista che ho fatto sfruttando il fascino del musicista ha dato vita ad una storia che ha lasciato più cose negative che positive.
Grazie alla musica ho conosciuto alcune persone veramente in gamba e, comunque, una larghissima fetta delle mie amicizie attuali.

Perché ritengo il basso uno dei miei migliori amici ? Bhè, mi è sempre vicino, mi da emozioni forti, a volte delusioni, però c'è sempre, ogni volta che ne ho bisogno. Non va trascurato altrimenti il rapporto ne risente, però, dandogli un po' di passione e interesse, rende grandissime soddisfazioni... più amico di così ?