lunedì 9 giugno 2008

Intrecci sportivi

Due cose mi sono rimaste impresse dal week-end denso di avvenimenti sportivi;
la prima: il ct della nazionale portoghese di calcio, Luiz Felipe Scolari (in figura). Lui, brasiliano (allenatore campione del mondo 2002 con la nazionale verde-oro), che canta l'inno portoghese.
La cosa mi ha colpito positivamente come indice di grande rispetto da parte dell'uomo verso la nazione che gli ha dato grandissima fiducia (oltre che un posto di lavoro profumatamente retribuito :-) ). Non dimentichiamoci che, da noi, Camoranesi (argentino naturalizzato italiano) incalzato da un giornalista sul perché non cantasse l'inno italiano, rispose "io non canto neanche il mio di inno". Intendiamoci, non sono contro gli "oriundi" però, suvvia, mettiamo la maglia azzurra sulle spalle di persone che, quantomeno, italiani CI SI SENTONO (a prescindere dalla loro bravura sul campo !).
la seconda: il curioso intreccio tra Germania e Polonia:
In F1 ieri ha vinto, per la prima volta nella storia di questo sport, un pilota polacco: Robert Kubica; lo ha fatto a bordo di un'auto tedesca (la BMW, anch'essa alla prima vittoria della sua storia). Poco dopo, la nazionale di calcio tedesca affondava quella polacca agli europei grazie ad una doppietta di Podolski, giocatore di (chiare) origni polacche. Applausi a Podolski anche perché, con grandissimo rispetto per le sue origini, non ha esultato in occasione delle sue due reti.

1 commento:

Durior ha detto...

Camoranesi ne esce malconcio. Almeno gli "italiani veri" lo cantano 'sto inno?